Meditare è una pratica che dispone alla contemplazione della Sapienza e conoscenza di Dio.
Da “Dizionario della lingua inaudita”, Marco Guzzi, ed. Paoline
In questa sezione trovi scritti relativi a vari temi, non specificamente relativi a medicina o salute, ma sicuramente comunque correlati ad esse.
Meditare è una pratica che dispone alla contemplazione della Sapienza e conoscenza di Dio.
Da “Dizionario della lingua inaudita”, Marco Guzzi, ed. Paoline
Dal 3° incontro al parco, estate 2024 (vedi video completo in fondo alla pagina).
Per curarci di qualcuno o qualcosa dobbiamo conoscerlo, ma anche accettare che sia così com’è.
Conoscere anzitutto se stessi per entrare in contatto con la Vita, e non essere più suoi nemici. Siamo nemici della Vita ogni volta in cui ci separiamo da essa: non accetto o non accolgo, mi oppongo o mi separo, nel pensiero o nell’azione.
Accogliere se stessi e accogliere gli altri, esattamente come siamo.
Questo significa amare.
“L’atto dell’esser se stessi alla sua radice diviene ascesi: debbo rinunziare al desiderio d’esser altrimenti da come sono o addirittura un altro da quello che sono.
[…]
Alla radice di tutto sta l’atto mediante il quale accetto me stesso. Debbo acconsentire ad essere quello che sono. Acconsentire ad avere quelle qualità che ho. Acconsentire a stare nei limiti che mi sono tracciati.
Tutto ciò diviene particolarmente difficile, quando io vengo a conoscenza non solo dei limiti, ma anche delle insufficienze e dei difetti del mio essere…”.
Romano Guardini, Accettare se stessi, Morcellana 1992
Secondo incontro al parco, estate 2024 (il video è in fondo alla pagina).
Meditare non è estraniarsi dalla realtà, ma entrarvi pienamente liberati da ciò che normalmente ce la nasconde.
Ciò che dobbiamo scoprire nella meditazione
è che siamo,
che siamo vivi, veri e radicati nella realtà.
Parlare della preghiera o della meditazione, parlare di Dio,
serve ad una cosa sola:
non ad insegnarci qualcosa di “nuovo”,
ma a rivelare a noi stessi ciò che è già presente, concreto, reale.
[…]
La meditazione è un modo di passare da un mondo di illusione alla luce pura della realtà.
John Main (1926 – 1982, monaco benedettino, fondatore della “World Community for Christian Meditation”)
Primo incontro al parco, estate 2024.
La Medicina Esterna attiene al corpo fisico.
La medicina Interna attiene al corpo metafisico.
La Medicina Esterna è volta a perfezionare la vita.
La Medicina Interna è volta a perfezionare l’essenza.
Quando le du Medicine si uniscono si realizza
la sublimazione fisica e mentale.
La Medicina Esterna viene impiegata per curare le malattie
e prolunga la vita.
La Medicina Interna viene impiegata per trascendere l’essere
e rientrare nel non essere.
La Medicina Esterna comporta il fare e ha un unico metodo.
La Medicina Interna comporta il non fare ma non c’è nulla che essa
non sia in grado di fare.
La Medicina Esterna ha corpo e costrutto e tuttavia non esiste realmente.
La Medicina Interna non ha forma né sostanza e tuttavia esiste realmente.
Li Dao Quan, Scuola della Realtà Completa
Il Libro dell’Equilibrio e dell’Armonia, XIII sec. d.C. – Tratto da “Alla scoperta del Qi Gong” di Yves Requena
Carissimi,
invio i miei migliori auguri a tutti voi e alle vostre famiglie per le prossime festività natalizie.
Il Natale ci doni un contatto più sincero con i nostri cari, e anche con noi stessi. Ci doni speranza per non cedere nelle prove della vita, e forza per superarne gli ostacoli. Ci doni amore per scaldare il cuore, e perdonare chi ci ha offeso. Ci doni allegria per gioire insieme, e ravvivare gli animi. Ci doni attenzione alle necessità altrui, e ai nostri bisogni più importanti. Ci ricordi che la Luce è sopra di noi e vuole essere accolta dai nostri cuori.
Ricordo che nei giorni festivi l’ambulatorio sarà chiuso, nei prefestivi sarà aperto solo al mattino. In tutti gli altri giorni l’apertura sarà regolare. Inoltre sarò assente dal 2 al 5 gennaio e sostituito dal dott. Bernardi Amedeo (con alcune variazioni di orario). Di seguito uno schema con le informazioni principali per questo periodo.
Lunedì 25 dicembre | festivo | CHIUSO |
Martedì 26 dicembre | festivo | CHIUSO |
dal 27 al 29 dicembre | apertura regolare | |
Lunedì 1 gennaio | festivo | CHIUSO |
Martedì 2 gennaio | Dott. Bernardi | 9.30-12.30 |
Mercoledì 3 gennaio | Dott. Bernardi | 9.30-12.30 |
Giovedì 4 gennaio | Dott. Bernardi | 15.30-19.00 |
Venerdì 5 gennaio | Dott. Bernardi (prefestivo) | 9.30-12.30 |
La segreteria sarà regolarmente attiva nei giorni feriali dalle 9 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19 (salvo i prefestivi in cui sarà aperta solo al mattino).
Un caro saluto a tutti
Buon Natale
Dott. Pier Luigi Masini
Il mio commento alla “Carta della Nuova Umanità” è disponibile!
Può essere visualizzato al seguente link:
FIRMA ANCHE TU LA CARTA DELLA NUOVA UMANITÀ:
www.cartadellanuovaumanita.it
Spicchi di carta – Le voci della nuova umanità:
https://fb.watch/lUQE4K4RXj/
Articolo di presentazione a “Spicchi di Carta” di Iside Fontana: https://www.darsipace.it/2023/06/29/spicchi-di-carta/
Anche quest’anno si conclude un ciclo del nostro percorso di gruppo. Grazie a tutti coloro che hanno condiviso e camminato insieme a noi!
Crescere è diventare più grandi, nel nostro linguaggio è dare più spazio alla nostra anima, a ciò che di più vero c’è in noi. Quindi ora non siamo più grandi rispetto all’anno scorso in termini di ricchezze o possedimenti o potere su qualcosa, ma abbiamo allargato gli orizzonti, i respiri, la libertà, la fiducia… Ricchezze che non si accumulano, ma che vanno ben custodite e soprattutto continuamente alimentate, perché sono materia viva!
Se vuoi diventare un atleta,
se vuoi eccellere nel tuo campo,
se vuoi realizzare i tuoi sogni…
Ogni giorno
dedica del tempo al tuo progetto o al tuo obiettivo,
allenati per le prove più difficili,
metti tutto te stesso in quello in cui credi.
Non fermarti di fronte alle difficoltà o ai limiti,
non credere che sia impossibile o di non avere le forze,
non cedere alla tentazione di abbandonare tutto.
Se vuoi diventare una persona libera,
ogni giorno
dedica del tempo alla concentrazione,
allo studio delle tue dinamiche interiori,
alla ricerca spirituale.
Fidati della vita, dalle un senso,
trova l’appiglio anche nel più piccolo pertugio,
prendi luce dall’unico raggio che vedi oggi.
Pier Luigi Masini
Troppo spesso percepisco una forte pretesa di essere sani, senza il minimo rispetto per il male che più o meno direttamente ci siamo procurati.
Tiriamo la corda, la strattoniamo, poi quando inizia a sfilacciarsi sappiamo solo lamentarci della sua scarsa tenuta, senza considerare che è proprio il momento di fermarsi e di cambiare. Se non si cambia qualcosa la corda è destinata a rompersi.
Allora è necessario imparare ad ascoltarsi di più, e ben prima di arrivare al punto di rottura.
Ogni giorno un ascolto attento è l’atto di cura migliore che possiamo donarci.
ASCOLTARE È CURARE
Curarsi significa ascoltarsi.
Ascoltare è curare.
Posso ascoltare qualcun altro
e prendermene cura.
Ma posso anche ascoltare me stesso
e iniziare a curarmi.
Ogni parte del mio corpo e della mia mente
ha bisogno di cure, quindi di ascolto.
Quando provo un sintomo o un dolore
cerco di ascoltarlo, di prendermene cura.
Non è mai un semplice fastidio,
mi sta dicendo qualcosa.
Ascoltarsi significa darsi
adeguati tempi di riposo e di recupero.
Quando sono ammalato
devo fermarmi e concedermi il riposo.
Più è grave la malattia
più necessito di cure.
Se pretendo di andare avanti
facendo finta di nulla
tolgo energie al mio corpo e alla mia mente
che stanno cercando di guarire.
Infatti quando stiamo male
è già in atto un processo di guarigione,
ma siamo spesso noi ad ostacolarlo,
rimanendo nella pretesa di non ascoltare,
nella sordità del cuore.
Silenzio, ascolto, riposo.
Sorridere e abbandonarsi al Presente.
Questa la prima cura,
questa la terapia fondamentale.
Pier Luigi Masini
Carissimi,
auguro a tutti voi e alle vostre famiglie un Natale sereno e un buon anno nuovo.
Il pensiero, la preghiera e gli auguri sono soprattutto per chi è ammalato o addirittura ricoverato in ospedale proprio in questi giorni, per chi vive la solitudine o forti difficoltà personali e familiari.
Sono tempi difficili, stiamo vicini a chi è meno fortunato, perché vinca l’amore e non si perda la speranza.
L’ ambulatorio sarà aperto regolarmente in questo periodo, salvo i sabati, i festivi (25-26-31 dicembre, 1-6-8 gennaio) e i pomeriggi prefestivi (il 5 gennaio), giorni in cui sarà attivo il servizio di guardia medica che risponde allo 0541 787461 e riceve presso gli ambulatori dedicati (al link sedi e orari).
Un caro saluto
dott. Pier Luigi Masini
Lavoriamo, studiamo, ci incontriamo e ci muoviamo apparentemente liberi, ma troppo spesso ci accorgiamo di sentirci prigionieri. Anche se la vita pare scorrere in piena libertà dimentichiamo di guardare il cielo, la natura e gli occhi di chi ci vuole bene.
Siamo prigionieri… di che?
Ieri sera ho visto la puntata delle Iene sull’omicidio di Garlasco. In mezzo ai dubbi e alle incongruenze dei procedimenti giudiziari di questa orribile vicenda, dal racconto del presunto omicida non è emersa tanto la rabbia e la voglia di vendicarsi per l’ingiustizia che dice di aver subito (dichiara di essere in carcere ingiustamente da circa 15 anni), ma un uomo sereno, uno che ha voglia di aiutare gli altri a non cadere nella sua stessa situazione.
Stamattina apro la mail e trovo un messaggio della Comunità di s. Egidio che mi informa dell’avvenuta esecuzione a morte di un detenuto di 41 anni nel carcere di Huntsville (Texas) di nome Kosoul Chanthakoummane, per il quale avevo firmato una petizione mesi fa in cui si chiedeva di non eseguire la pena di morte per il presunto omicidio a suo carico. Anche in questo caso vi sono numerosi dubbi sulla reale responsabilità del delitto. In questa mail si trova uno stralcio di una lettera del condannato ad un’amica di penna, scritta pochi giorni prima della sua morte:
“Ti suggerisco di guardarti intorno
e di ammirare la bella creazione di Dio.
Abbonda, sai?
Anche nella mia tomba di cemento
ho una piccola fessura di una finestra
in cui posso guardare fuori e vedere il cielo, il sole e le nuvole.
Vedo Dio e so che lui vede me.
Vorrei poter riavere la mia vita.
Anche se sembra impossibile, credo.
Questo è quello che voglio che tu faccia: credi.”
Non può che collegarsi il messaggio che ci ha lasciato Gesù Cristo che mi piace richiamare così:
non importa quello che hai fatto
o quello che ti è capitato,
sei perdonato,
sei libero.
Una libertà che non riguarda la vita in senso tanto fisico quanto più spirituale. Cosa significa questo? Che dentro di te c’è sempre la possibilità del perdono, che devi concedertela e puoi ottenerla.
Quindi basta con la rabbia, torna “libero ovunque tu sia”, come disse Tich Nhat Hanh durante la sua visita ai detenuti del penitenziario di Stato del Maryland.
E queste storie, tristi ma di grande speranza, confermano che è possibile, sempre, in ogni situazione.
Per chi vuole oggi pomeriggio, come ogni giovedì d’estate, ci vediamo al parco degli Ulivi di Villa Verucchio (Rimini) alle ore 18.30 per aprire una breccia nel cemento che spesso ci imprigiona. Il nostro gruppo “Sani e Salvi” si incontra da anni ogni settimana per cercare questa liberazione e questa apertura ad un nuovo modo di essere, ad un respiro aperto alla Vita.
Se consideriamo le radici orientali della parola meditazione, essa esattamente significa “coltivazione”: coltivare nuove qualità, nuovi modi di essere. Significa anche “familiarizzazione”: familiarizzare con un nuovo modo di vedere il mondo; per esempio, non aggrapparsi alla permanenza e vedere invece il flusso dinamico dell’interdipendenza.
La trasformazione interiore è qualcosa che determina la qualità di ogni istante che viviamo.
Compassione, attenzione, vigilanza, mindfulness, pace interiore, sono aspetti fondamentali per la qualità della nostra vita ed è davvero triste non svilupparli al loro grado ottimale.
padre Thomas Keating, in dialogo col Dalai Lama
(Tratto da: La meditazione come medicina – Dalai Lama – Kabat-Zinn – Davidson)
Sarà Natale se
lascerò nascere in me
un seme caduto dal cielo.
Sarà Natale se
diverrò albero che porta fiori di speranza
radici di fermezza e rami di accoglienza.
Sarà Natale se
darò frutti per sfamare
chi ha fame di senso e vita.
Sarà Natale se
lascerò le mie certezze
per navigare in acque aperte.
Sarà Natale se
costruirò un ponte
tra me e noi.
Sarà Natale se
lascerò morire il mio io
per far nascere Dio.
Pier Luigi Masini
Caro dottor Google,
è un tuo collega che ti scrive. Considerata la tua vastissima conoscenza in materia medica, che spazia in tutte le specializzazioni e le problematiche di salute, sempre più persone si stanno rivolgendo a te per ottenere consulti e informazioni riguardanti i loro sintomi, esami, patologie, o timori legati alla propria salute.
Sei davvero il dottore con più conoscenze che esista e il più consultato al mondo. Conosci a memoria tutti i trattati di medicina, gli articoli scientifici, i bugiardini dei farmaci e le ultime notizie su qualsiasi argomento. Nessuno può eguagliarti in questo, e quando ti viene posta una domanda qualsiasi rispondi in meno di un secondo.
Noi umani spesso invece abbiamo bisogno di studiare, ripassare, aggiornarci, e continuamente rivedere tutte le informazioni che ci competono, che non sono nemmeno un centesimo di quelle che conosci tu.
È davvero apprezzabile la gratuità con cui elargisci grandi quantitativi di conoscenze, ai quali non poni limiti ne restrizioni ne filtri. Le persone spesso vengono da me dopo un tuo consulto e hanno già tantissime informazioni riguardanti i risultati dei loro esami fuori norma, possibili significati dei loro sintomi e ipotetiche diagnosi. Se devo essere sincero anch’io a volte ti consulto e mi sei di aiuto nel trovare le risposte che cerco.
C’è un problema però, ed è per questo che ho deciso, dopo averci pensato per anni, di scriverti questa lettera. Tu spiattelli dati e informazioni senza alcun riguardo. Per un mal di testa tu rispondi che potrebbe essere un tumore cerebrale, una lieve alterazione (spesso non rilevante) degli esami del sangue è potenzialmente una leucemia. Le persone si spaventano ed entrano in panico, poi sta a me e agli altri colleghi che utilizzano il cervello, e non un database, rassicurare, raddrizzare il tiro, trovare modo di riportarle alla realtà.
Poi spesso fornisci informazioni proprio sbagliate, che possono anche dare false rassicurazioni ed allontanare dalle cure più opportune chi ingenuamente pensa di potersi fidare di te. Dai voce a personaggi che amano inventare bugie (fake news) o rivedere la realtà sotto lenti distorte (come complottisti ed estremisti), in altri casi l’ordine dei risultati non pare dare risalto a ciò che è più utile per la ricerca, ma sembra favorire chi ci sa fare meglio fare con la comunicazione, o addirittura paga di più per stare “in prima fila”.
Le persone hanno bisogno di informazioni commisurate alla loro condizione e alle loro capacità di comprenderle, anche in senso emotivo. Le persone hanno bisogno di essere visitate, ascoltate, guardate e considerate… persone.
Ma tu non hai un cuore collegato al cervello, e non puoi fare tutto questo. Perché non è “sapere tutto” che salva, ma “sapere le cose giuste” e soprattutto “metterle al posto giusto” che porta a dare il meglio per la cura di chi ne ha bisogno. La maggior parte delle persone non è in grado di comprendere pienamente ciò che proponi loro nelle tue esuberanti consulenze, spesso quelle informazioni sono difficili da interpretare e adattare alla persona che si ha davanti anche per chi ha studiato con fatica almeno 7-8 anni per laurearsi, dai 3 ai 6 per specializzarsi e continua a farlo per tutta la vita.
Fare il medico è un mestiere altamente complesso, fatto di attenzione, conoscenza, umanità, competenza, esperienza, etica, compromesso, fiducia, sensibilità, e molte altre caratteristiche che tu non puoi avere. Mi raccomando, ricordalo sempre a tutti: non sei un dottore vero, contieni solo tante informazioni, che molto spesso, se utilizzate impropriamente, diventano sbagliate e pericolose.
Pier Luigi Masini
Il lungo cammino verso sé
è forse il vero lavoro della vita.
Tutto il resto è contorno,
un di più e un mezzo per scoprire
che siamo qualcosa di così grande
da faticare a crederlo.
Il timore di non esserne all’altezza
e di dover essere qualcosa di diverso
è quanto di più forte si frapponga
tra la nostra piena realizzazione
e l’ordinaria distrazione.
Lasciamoci essere,
per non perdere tempo,
per guadagnare spazio e libertà,
nella ricezione e ripetizione
delle onde vitali e divine
in cui risuonano le nostre anime.
Pier Luigi Masini
Credo che Pasqua sia
un modo di intendere il senso della vita
secondo cui siamo piccoli semi gettati nel mondo.
Possiamo cercare di mantenere il nostro status
restando semi inermi, chiusi e contratti,
dicendo “io sono più importante”.
Oppure possiamo lasciarci andare
al germoglio che ci aspetta,
come dono verso il mondo.
Ma il seme deve morire a se stesso
e fondersi con la terra
per rendersi frutto e nutrimento.
Tutto ciò che facciamo e tutto ciò che siamo
può essere un dono che unisce ed accoglie,
portando Vita e speranza sui nostri cammini.
Buona Pasqua
Pier Luigi Masini
Siamo ai giorni più bui
di questo particolarissimo anno,
in cui sentiamo
una grande necessità di sperare
in qualcosa di nuovo e di migliore.
Sempre più persone sentono
che è necessaria una svolta radicale,
una profonda trasformazione umana.
Il modo che abbiamo di vivere
ed intendere la vita stessa
è diventato insostenibile.
Il coronavirus ci svela
quanto siamo attaccati alla vita,
alla nostra incolumità.
A costo di chiuderci in noi stessi
e diventare completamente soli,
siamo disposti a separarci,
come un oceano che si frammenta
in miliardi di gocce,
perdendo consistenza ed unità,
perdendo la propria identità.
Io voglio far parte di coloro
che credono in una svolta,
anche attraverso il sacrificio di sé,
lasciando morire
ciò che di me è egoista e impaurito,
infruttuoso, o addirittura fradicio.
Alcuni di noi preferiscono restare
nella chiusura e nella paura,
cercando di proteggere
il proprio orticello
e il confine della proprietà privata.
Io voglio far parte di coloro
che condividono e accolgono,
che curano e risanano,
che gioiscono nell’abbraccio,
che cercano l’invisibile,
che si abbandonano alla vita.
Natale è credere che la vita
è puro spirito
incarnato nella nostra esistenza.
Che tutto è uno
e tutti siamo uno.
Sta a noi scegliere,
a questo bivio epocale,
la via dell’unione
o quella della separazione.
Sta a noi sceglierlo,
in ogni istante,
in ogni sguardo e gesto,
nell’adesso che è sempre.
Buon Natale!
Pier Luigi Masini
Nel nostro incontro di sabato scorso abbiamo provato a porci in ascolto dello spirito di s. Francesco d’Assisi.
Partendo dal parco degli Ulivi di Villa Verucchio (Rimini), abbiamo fatto una breve camminata meditata presso il vicino convento francescano.
La frase di s. Francesco che ci ha accompagnato è la seguente, detta a fra Rufino, che tornava dopo un periodo di distacco dovuto a sentimenti negativi verso i fratelli della comunità:
“Lo spirito del Signore, anziché spirito d’amarezza, è spirito di dolcezza e di letizia”
(da: “La sapienza di un povero”, di Éloi Leclerc, Biblioteca Francescana, 1989, pag. 95).
Noi spesso viviamo con amarezza, ma nei nostri incontri sperimentiamo che quando ci poniamo in semplicità, apertura e abbandono, sentiamo fiorire parole e sentimenti belli e positivi. Anche Francesco sentiva così. E’ Dio che si manifesta in noi.
Abbiamo poi sostato in un silenzio contemplativo nella cappellina che sorge proprio dove Francesco si fermò passando da qui. Al termine abbiamo letto il passo successivo alla frase citata, un po’ lungo da mettere qui, ma che conclude così:
“Se noi sapessimo adorare, nulla potrebbe più turbarci. Se sapessimo pregare, percorreremmo la terra con la tranquilla sicurezza dei grandi fiumi”.
S. Francesco d’Assisi
Nella foto il grandioso cipresso del convento piantato da Francesco nel 1213, maestro di solidità e perseveranza.
“Lo chiederemo agli alberi,
come restare immobili,
fra temporali e fulmini,
invincibili”.
Simone Cristicchi – Lo chiederemo agli alberi
Dal 9 al 12 luglio 2020, presso il giardino della Biblioteca comunale di Misano Adriatico con grandi interpreti dei nostri tempi: Vito Mancuso, Franco Arminio, Marcello Veneziani e Marco Guzzi.
Tutti i dettagli nella locandina allegata o sul sito www.misano.org sul quale si può trovare il link per seguire la diretta YouTube delle serate.
Consiglio vivamente a tutti, e in modo particolare ai partecipanti al percorso Obiettivo Benessere Globale, di ascoltare quanto Marco Guzzi (poeta, filosofo, fondatore del Movimento Darsi Pace) ha proposto in questa diretta.
Con la grande capacità espressiva, la vastissima cultura e la profonda apertura spirituale che lo caratterizzano, Guzzi ha organizzato il suo discorso in 7 passaggi. Il punto di partenza è la presa di coscienza dello stato attuale dell’umanità e di ognuno di noi, uno stato scisso e basato sulla menzogna. Il punto di arrivo è la risposta che propone come un atto rivoluzionario per sanare la persona, la società e quindi tutto il creato. Il tutto come processo continuo da intraprendere e mantenere ogni momento, una direzione per il futuro dell’umanità.
Il “tempo giusto” per farlo è quello attuale, in cui la crisi ha rimesso in discussione ciò su cui facciamo affidamento e a cui diamo importanza, in cui la società e la politica sono chiamate a dare nuove risposte, che non possono più essere basate sulla separazione. Per finalizzarci al bene dobbiamo fare delle scelte di fondo che partano da una visione spirituale dell’uomo e del tutto.
Nel nostro incontro di stamattina abbiamo ripercorso (senza sapere quanto avrebbe detto Guzzi) alcuni punti di questo processo che tutti personalmente possiamo fare. Lo facciamo in tutto il percorso Obiettivo Benessere Globale in fortissima sintonia con quanto proposto da Guzzi, consiglio quindi di prendere in seria considerazione anche Darsi Pace!
Guzzi ha dato appuntamento a tutti per venerdì 12 giugno ore 18.30 con un’altra diretta visualizzabile sul canale YouTube o la pagina Facebook di Darsi Pace.
Proprio quando tutto sembra dire il contrario,
proprio quando la confusione regna sovrana,
forse è proprio allora
Il Tempo Giusto, il
Momento Favorevole, ma per fare cosa?
Questo lo vedremo in questo evento straordinario
in diretta contemporaneamente
sul canale Youtube di Darsi pace, e sulla sua Pagina Facebook.
Diffondete al massimo questa Convocazione
perché il tempo più opportuno
resta sempre un’occasione fuggevole
che sta ad ognuno di noi
di cogliere al volo.
Una bella opportunità per seguire l’evento di fine annualità di Darsi Pace con Marco Guzzi.