Troppo spesso percepisco una forte pretesa di essere sani, senza il minimo rispetto per il male che più o meno direttamente ci siamo procurati.
Tiriamo la corda, la strattoniamo, poi quando inizia a sfilacciarsi sappiamo solo lamentarci della sua scarsa tenuta, senza considerare che è proprio il momento di fermarsi e di cambiare. Se non si cambia qualcosa la corda è destinata a rompersi.
Allora è necessario imparare ad ascoltarsi di più, e ben prima di arrivare al punto di rottura.
Ogni giorno un ascolto attento è l’atto di cura migliore che possiamo donarci.
ASCOLTARE È CURARE
Curarsi significa ascoltarsi.
Ascoltare è curare.
Posso ascoltare qualcun altro
e prendermene cura.
Ma posso anche ascoltare me stesso
e iniziare a curarmi.
Ogni parte del mio corpo e della mia mente
ha bisogno di cure, quindi di ascolto.
Quando provo un sintomo o un dolore
cerco di ascoltarlo, di prendermene cura.
Non è mai un semplice fastidio,
mi sta dicendo qualcosa.
Ascoltarsi significa darsi
adeguati tempi di riposo e di recupero.
Quando sono ammalato
devo fermarmi e concedermi il riposo.
Più è grave la malattia
più necessito di cure.
Se pretendo di andare avanti
facendo finta di nulla
tolgo energie al mio corpo e alla mia mente
che stanno cercando di guarire.
Infatti quando stiamo male
è già in atto un processo di guarigione,
ma siamo spesso noi ad ostacolarlo,
rimanendo nella pretesa di non ascoltare,
nella sordità del cuore.
Silenzio, ascolto, riposo.
Sorridere e abbandonarsi al Presente.
Questa la prima cura,
questa la terapia fondamentale.
Pier Luigi Masini