Uno stato collettivo di disordine profondo

«La nostra civiltà moderna industrializzata, frenetica, angosciosa, reca con sé tutti i germi delle malattie che le assomigliano. Queste, in linea di massima, nascono da uno squilibrio cerebrale in cui l’attività del sistema autonomo risulta affievolita in modo abnorme, mentre l’attività della corteccia cerebrale è intensificata in misura esagerata. […] Tutte queste malattie esigono senza dubbio un trattamento medico specifico. Tuttavia, anche in questo caso, la medicina non accorderà se non una tregua a disturbi la cui origine profonda è di natura esistenziale».

Taisen Deshimaru

Citato in M. Guzzi, La Nuova Umanità, pp. 74-75

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