Un libro che consiglio a tutti i ricercatori del Profondo e del Vero. La storia di Eben Alexander, neurochirurgo americano e professore presso alcune tra le più prestigiose facoltà di medicina.
Da studioso ed esperto del corpo umano, e del cervello in particolare, scettico rispetto a tutto ciò che non è studiabile dalla scienza, attraverso un’esperienza che lo ha portato agli estremi confini della vita umana, si accorge di quanto sia ridotta la nostra visione della vita e dell’universo.
“Siamo stati, in parte per merito del cervello stesso, così abituati ad associare la nostra intelligenza con ciò che pensiamo e che siamo, da aver perso la capacità di renderci conto di essere sempre molto più che semplici cervelli e corpi fisici che eseguono o dovrebbero eseguire i nostri ordini”.
Al risveglio dal coma associato ad una rara forma di meningite, quando ormai sembrava impossibile un recupero, si accorge di aver vissuto coscientemente e in maniera estremamente reale anche quando il suo cervello era fuori uso. La coscienza quindi non è solo un’attività mentale che scaturisce dal lavoro del cervello, ma è qualcosa che va oltre il corpo fisico, oltre il pensiero…
Il mondo in cui si ritrovò durante il coma era assolutamente nuovo e affascinante, uno stato della coscienza molto evoluto caratterizzato da un contatto diretto con Dio. In questo paradiso l’esistenza era immersa in un abbraccio d’amore e di accoglienza.
“Il paradiso esiste.
Ci sono stato.”
Eben Alexander, Milioni di farfalle, Mondadori 2012