Sempre meno nascite in Italia

Nel 2015 la popolazione italiana è scesa di 139.000 unità, sebbene l’immigrazione abbia portato 40.000 nuovi cittadini. Quale futuro per il nostro Paese?

Il calo demografico è dovuto principalmente ad una diminuzione delle nascite di circa il 3% rispetto al 2014, che corrisponde a 487.800 bambini in meno. Un Paese sempre più vecchio il nostro, ed è sicuramente anche per questo che è stata registrata una mortalità in crescendo (9% circa in più rispetto al 2014).

Il numero medio di figli per donna, salito timidamente per alcuni anni, è tornato a scendere. Nel 2015 le donne residenti in Italia avevano mediamente 1.35 figli. Finché resteremo sotto i 2 figli per donna saremo destinati ad un futuro sempre meno sostenibile.

Copia di popolazione-in-italia

Senza dubbio la crisi economica degli ultimi anni ha contribuito fortemente a queste variazioni in senso negativo. Oggi più che mai la nascita di un figlio è percepita come un rischio economico più che una risorsa. Questo è confermato anche dall’alto numero di aborti volontari, che nel 2012 sono stati 110.000.

Lo Stato con la Legge n. 194 del 1978 si è impegnato a sostenere e tutelare la maternità e la vita sin dal suo inizio.

Da un’indagine effettuata tra il 2004 e il 2006 dal dott. Matteo Crotti, ginecologo, risultava che il 55,3% delle donne abortiva per “difficoltà con il partner” e il 63% perché non sapeva come sostenere il figlio (fonte: Il Foglio, 14 marzo 2008). Uno Stato che sceglie di sostenere la vita deve occuparsi di questi suoi figli. Lo fanno con risorse molto limitate numerose associazioni di volontariato (ad esempio il Movimento per la Vita e la Comunità Papa Giovanni XXIII), ma è necessario anche un sostegno più forte dell’intera società e della politica.

La legge citata è proprio quella che ha legalizzato nel nostro Paese l’interruzione volontaria di gravidanza, specificando che questa non è un mezzo di controllo delle nascite (art. 1). Nel lavoro di Crotti si riportava che il 60% delle donne italiane e il 62,8% delle migranti abortiva perché voleva un figlio “in futuro”. Questi dati non sono aggiornati, ma fanno capire come la legge in questione venga applicata.

Il sostegno alla maternità parte dal sostegno alla famiglia. In una società veramente umana e fraterna non esisterebbero situazioni di difficoltà tali da non permettere ad una donna di far nascere suo figlio. Ognuno di noi può dare qualcosa in tutto questo, a partire da chi gli è più vicino.

Fonte dati statistici: Istat

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